17. STILI 

Stile di citazione:  è il modo di presentare le citazioni di documenti; il più frequentemente dettato dalle specifiche di riviste, editori, manuali, associazioni. Ne esistono "vari" al mondo, EndNote ne contempla ca 6000, ne installa tipicamente, per default, solo 100, gli altri si ricavano dal sito www.endnote.com oppure da una installazione personalizzata (Custom)

Compiti di uno stile di citazione

cosa fa in generale?  detta come pubblicare (mostrare, stampare) i dati

  • cosa
  • in che sequenza
  • con che punteggiatura
  • con che stile tipografico

poi detta anche che fare in ragione delle diverse condizioni, ad esempio:

  1. se ci sono 3, 4, 6 ... 11 autori  ... quanti ne usa e cosa scrive
  2. come si trattano i nomi di battesimo
  3. come si mettono le maiuscole nei titoli
  4. se cercare di riconoscere singolare e plurale 
  5. che ordine dare alle citazioni nell'elenco finale di un dattiloscritto (es.: quello in cui compaiono nel testo, l'ordine alfabetico ...)
  6. se citare allo stesso modo dentro il testo dell’articolo ed in fondo nella lista dei riferimenti oppure no ..
  7. etc.  etc.
  • uno stile offre molte opzioni pronte,  l'utente decide o meno di accettarle perlopiù tramite selezione col mouse, non ne crea di nuove
  • il programma non richiede o permette la  scrittura di istruzioni formali se non per il cuore dello stile: il formato di citazione (template, fino a 3-4 per ciascuno stile: citazioni intratestuali, in nota -a pié di pagina o dopo il testo, nell'elenco bibliografico finale, particolarità per tabelle e figure)
  • il programma  agisce producendo l'output conseguente, ma non dà un'anteprima contestuale al disegno di uno stile di ciò che esso produrrebbe[1]
  • uno stile può venire cambiato
    EndNote automaticamente ne propone una copia: "[stesso nome] Copy" ; protegge quelli distribuiti non facendoli modificare
  • si possono creare nuovi stili
  • lo stile/il formato scelto -e che può venire sostituito da un altro al volo- è mostrato in alto sulla finestra della Library Window nella barra sotto i menu, è quello che viene usato in diversi ambiti e funzioni :
  1. previsualizzazione preview di 1 record
  2. Copy formatted Ctrl-K di uno o più record selezionati
  3. Print
  4. Export
  5. Bibliografie con intestazioni  (Subject bibliography) (cambiabile dopo, al volo)
  6. Bibliografia finale in dattiloscritti (e documenti RTF) che vengono formattati
  • Accedere alla biblioteca degli stili ed Aprire uno stile: | Edit | Output Styles | Open Style Manager: almeno 100 (gli altri, come detto, da web o con reinstallazione), marcare (Mark) quelli che si vuole nel menu breve senza dovere tornare qui, dimodoché qui | Edit | Output Styles | si selezionerà nell'elenco sotto e poi lo si editerà nelle sue varie componenti che hanno già le varie opzioni avvalorate.

Qui sotto uno spaccato di uno stile molto diffuso nel settore umanistico, quello della MLA Modern Language Association: ci focalizziamo sul modello template valido per le liste bibliografiche, non per le citazioni intratestuali [2] o in nota.
Si vedano nel pannello di destra le istruzioni di stile (nomi di campi, stile tipografico, punteggiatura, spazi) articolate per RT con i nomi dei campi intercalati con le didascalie testuali apposte (sottolineate da me in rosso).
Purtroppo la scelta dei disegnatori di EndNote è quella di indicare i nomi dei campi con sequenze di -distinti- caratteri così come si scrivono le didascalie. Ciò rende la distinzione fra i due diversissimi elementi agevole solo per chi conosce quasi a memoria i nomi dei campi per ogni singolo RT o è dotato di vivace pronta intuitività. I nomi dei campi scrivibili a mano sono così anche una trappola di errori (si può per errore alterarli, cancellare una lettera e passare dal campo "Edition" ad una scritta come 'Editom'[3] ): dunque conviene invece selezionarli sempre dalla lista apribile col pulsante "Insert Field" in alto a destra e non tornarci a scrivere sopra.

Stile: esempio MLA
STILI



[1] Lo fanno invece ProCite, dal 1996, e Reference Manager.
[2] Che non sono declinabili in base agli RT ma sono in formato unico.
[3] Al punto che si vuole scrivere in uno stile un testo che è identico al nome di un campo, ad es. `Editor` davanti al campo Editor, occorre racchiuderlo fra apici invertiti (ASCII 96).