8.3. Campi dei record: annotazioni 

Come si è detto, non ci sono regole o standard dietro la concezione bibliografica di EndNote (e di consimili programmi) e le relative accezioni degli elementi impiegati per alloggiare i dati, se non una "media", un senso comune trasversale agli stili di citazione bibliografica (e non di catalogazione bibliotecaria)[1] .
Quando si è in dubbio, è brutto dirlo, ma: meglio sbagliare ed essere coerenti che incoerenti e spesso prenderci. L'errore costante si corregge o si intercetta, la correttezza desultoria no.

E' bene vedere negli stili quali campi sono toccati dalla formattazione delle citazioni (ad es. per vari motivi tutti gli autori e tutti i titoli, in specie quelli di riviste, le pagine...).

I campi sostanzialmente in EndNote sono sempre gli stessi, cambia in vari -non tutti- contesti il loro nome visibile a seconda del tipo di documento (RT reference type) e la loro formattazione in ragione dello stile di citazione (e dell'ambito in cui opera il medesimo: lo stesso stile infatti si declina diversamente in nota, nel corpo del documento, in un elenco).

I nomi dei campi qui sotto riportati sono perlopiù quelli del tipo di documento "Generico" ossia dello RT Generic; operativamente quando si è scelto un tipo di documento il programma presenta i nomi dei campi adattati a quello. ad es. in un Book c'è la collana come "Series Title", questo stesso campo è chiamato "Journal" in un documento di tipo Journal Article, entrambi sono il "Secondary Title" dell'RT Generic. IN Ricerca verranno presentati sempre i nomi del tipo Generic.

L'intuitività per descrivere un articolo è di solito un sufficiente timone, lo è molto meno per un contributo con autore e titolo inserito in un volume collettaneo con curatore principale facente parte di un'opera in più volumi (magari pubblicata in una collana), dove trovare la giusta strada fra l'immissione dei dati nei campi (qui ad es. fino a 3-4 livelli di titoli) di un tipo di documento di EndNote e lo stile di citazione trascelto sarà un esercizio di tentativi e magari di alterazione dello stile.

La guida dovrebbe essere costituita comunque dall'analisi dei dati bibliografici e da: loro identificazione, la ricerca in EndNote di ciò che vi si attaglia senza dubbio o con buona approssimazione, le prove pratiche, la coerenza.

Quando si esportano dati usando un formato ad etichette come RIS (RefMan) o Refer/Bibix detto 'EndNote' e consimili viene usata una stessa etichetta per il campo a prescindere da quale fosse lo RT in cui era stato usato: insomma le etichette in esportazione NON cambiano in funzione dello RT.

Al di là di queste scarse note l'uso dei campi si dà per intuitivo e legato al RT tipo di documento in cui si trova, dove sempre giova invece rifarsi al Generic RT e dare un'occhiata trasversale per vedere come un campo è utilizzato in altri RT. Si possono usare i Custom fields per tutto quanto non trova sensata collocazione in nessuno degli assetti già allestiti. Si deve poi cercare di operare per analogia: non usare un campo titolo per una nota o un autore per un numero e così via.

La versione X7 di EndNote contempla fino a 52 campi (+ 2 ad aggiornamento automatico: Date added, date updated), di cui 8 vuoti Custom. Solo il Generic RT li contiene tutti.

Senza che venga dichiarato o reso visibile esplicitamente, senza che sia fondato su standard esterni, ma grazie all'"intuito", all'osservazione pratica, alla analisi degli stili[2]  ... e allo Help, si evidenzia come certi campi abbiano alcuni attributi (che usano diversamente in vari contesti, ma soprattutto in contesto di 'output') che non possono né perdere né cedere ad altri campi, ne sono esempio:

  • autori
  • titoli
  • pagine
  • URL
  • Attachments
  • Figure
  • Date Stamp
  • (DOI, PMID ...)
  • Cited pages: nella citazione editata
  • keywords
  • ...

Inoltre: i comportamenti di EndNote qui descritti in fase di importazione di record non sono modificabili nei Filtri, li descrivo qui per compattezza e perché di quel che è successo introitando dati dall'esterno in genere ci se ne accorge in dettaglio quando si apre l'interno di un record in scrittura

 Autore (e tutti quelli affini) : come categoria dei 'nomi' responsabili del contenuto dei documenti copre 4 campi, comprende infatti Author, Secondary Author, Tertiary Author, e Subsidiary Author.
Questi campi NON vengono mai trattati come grappolo -a cluster-, in ricerca ad es. cercare le occorrenze di uno stesso nome (con funzioni e quindi campi diversi) richiede 4 ricerche o l'uso dello "any field").
C'è ampia libertà d'uso ma inserire nei campi "nomi" altro che nomi è andare in cerca di problemi e trovarli. 
Quello che si scrive in questi campi per EndNote è un nome, e, senza nostro intervento o controllo,  cercherà di trattarlo, manipolarlo, come tale. Per i prefissi, i suffissi, i nomi composti e i nomi di enti si veda anche Record/Reference: creare e scrivere
La struttura di base è "Cognome, Nome".
Come già accennato: se si tratta di un ente collettivo occorre apporre una virgola alla fine (vale anche, secondo me, per un nome di persona in forma diretta):
Ente italiano unificazione,
University of California,, Berkeley
Leonardo da Vinci
,
Namiq Kemal,

Se il nome dell'ente già include una virgola all'interno, questa va raddoppiata e quella finale non viene apposta: Università della Calabria,, Rossano 
Questo io lo applico anche ad un nome in forma diretta formato da più elementi con una 'qualificazione' finale di per sé separata da virgola: Francesco d'Assisi,, santo
I nomi vengono manipolati in formattazione, esportazione e importazione, automaticamente, per default cercando di riconoscere un cognome e un nome; sul percorso di questo tentativo di riconoscimento l'algoritmo degli esperti di EndNote lascia numerosi feriti. Qui come altrove operazioni banali come un clic su un'opzione o scrivere in una zona apparentemente a testo libero sono opzioni che sottendono algoritmi chiusi e non documentati: occorre prendere dimestichezza con le opzioni di stili e di filtri che servono a lasciare i nomi così come si presentano, quando è il caso, senza ricorrere ad algoritmi di manipolazione e difficilmente ci si potrà esimere dal procedere per tentativi.
Negli stili ci sono specifiche per la Lista deglli autori e degli editori ; (N.B.: Editor List is used for Secondary Author, Tertiary Author, and Subsidiary Author fields).
La Library window mostra il cognome del primo autore -per default- (ma può mostrare tutti i nomi del campo Author configurando nelle Preferences | Display Fields) e usa quel cognome anche nelle temporary citations inserite in un documento con un word processor.
In importazione: la formula "And Others" viene convertita in "et al" e "and" viene eliminato. Date e dati fra parentesi (qualificazione fra tonde, angolari etc.) vengono omessi per default, si può, sì, specificare nel filtro di importazione di metterli invece in un campo (note; ma ciò non varrà ad es. per le angolari), ma anche se si specifica 'nel campo autori' EndNote non le lascerà pacificamente di seguito al nome, lì dove sono, ma ne farà una voce a parte.

  Titoli: copre tre titoli diversi come: Title, Secondary Title, e Tertiary Title, e in più ci sono Short Title, Alternate Title, Translated Title
lo RT Section of a book capitolo/parte di un volume pubblicato in una collana/serie avrà 3 titoli:
titolo della sezione/capitolo/contributo in: Title
titolo del libro che la contiene  in: Secondary Title
titolo della serie/collana in: Tertiary Title
Col nome dello RT Generic i campi Secondary Title e Alternate Title corrispondono rispettivamente ai campi Journal e Periodical, e Alternate Journal dei vari RT specifici, e solo questi campi in output possono collegarsi alla Journals term list per usare in uscita forma estesa o abbreviazioni.
In importazione la punteggiatura ". , ; : / \ - ^" (ossia punto, virgola, punto-e-virgola, due-punti, barra in avanti, barra indietro, trattino, accento circonflesso) viene automaticamente eliminata se si trova alla fine di un titolo

  • il "Journal Article" come RT reference type contiene il Journal  (Secondary Title) e lo Alternate Journal (Alternate Title)
  • lo "Electronic Article" come RT reference type contiene il Periodical Title (Secondary Title)

   Journal Names : di solito associato a una lista composita, che può essere quella fornita con EndNote, contenente forma completa e abbreviata (fino a 3, cfr. Term list: Journals). In genere scrivendo si usa la forma completa, corrispondente alla prima colonna della lista e recuperandola da lì (vi si accede col comando Open Term List o direttamente dal campo: Ctrl-1). Le maiuscole, come in tutti i titoli possono in un certo modo (es. Sentence Style) venire trattate dallo stile

   Alternate Journal : spesso in record provenienti da database bibliografici qui va una seconda forma del titolo del seriale che può alimentare in EndNote la 1. abbreviazione della Journal List (cfr. Term list: Journals)

   Short Title : da usare per un titolo da mostrare nelle citazioni intratestuali, richiesto ad es. da MLA per più opere dello stesso autore. Se lo stile lo prevede ed i record non lo contengono verrà usato il Title

   Year (o Date) : normalmente 4 cifre, ma se è il caso "In corso di stampa", "In press" ... Ma EndNote non sarà ben disposto ad importare altro che 4 cifre perdendo dunque analoghe diciture (non solo: [1575?] [s.d.] [198-] etc. saranno falciate e, volendo, occorrerà reinserirle (sic)...).
Il campo Date è distinto (entrambi possono comparire in uno stesso RT) sembra comportarsi come Year e non è limpidissima la ragione di averne due, se non ipotizzando eredità nella storia del software di cui non si è riusciti a disfarsi.
Si importano solo date su 4 cifre. Se uno usa una versione EndNote X2 o ancora più vecchia, non possono importare date dal 2010 in su (sic!)

  Date Stamp : 2 campi  (Added e Last Updated) automaticamente creati ed aggiornati dal sistema, e immodificabili da noi, per la data di creazione del record e quella di ultima modifica (aggiornata ad ogni salvataggio), visibili in calce ad ogni record/reference. Il formato della data, tipo "9/16/2008," dipende dalla configurazione del sistema operativo (Windows, Mac OS ) della macchina con cui si lavora. Sono campi immodificabili, ma sottoponibili a stampa, visualizzazione, ordinamento ed esportazione come gli altri campi: li si troverà elencati fra i campi selezionabili.

  Pagine : solo il campo per le pagine Pages (che per 'Book' ad es. si presenta come 'Number of Pages') lavora con le specifiche di stile per la paginazione, non conta invece 'Section' (che pure compare come 'Start page' in RT Journal article e come 'Pages in 'Book'). Le specifiche coprono la trasformazione della numerazione. Non si possono, al solito, usare la funzione di trasformazione del formato della numerazione per altri campi.
Ed anche (come per i campi autori) singolare/plurale, il plurale sarà qui avvertito dallo stile per la presenza di un intervallo fra due elementi reso con "-"; , lo stile oltre a potere ridurre le ridondanze di numeri può, volendo, apporre una "p." o altro.
Per contro in importazione, un "P" o "p" che precede la numerazione viene eliminato

  Cited pages : sono quelle che si aggiungono while editing a citation (o in CWYW o precedendole a mano con: "@", es.: {(1977-), #4@222} ) ed IN PIU’ vanno inserite come campo 'speciale' nello stile nel Template dell'RT in questione, speciale davvero perché non sono un campo dei record in cui si possono immettere dati. Se se ne avesse bisogno per registrare un dato stabile e non dipendente dalle citazioni di un dattiloscritto, ad es. anche per più riferimenti allo stesso testo -un classico, un codice ...- con più record deficati in archivio, si dovrebbe usare un altro campo ad hoc, magari uno degli 8 Custom.

   Edition : il campo non verrà alterato da nessun stile, quindi si dia qui l'indicazione di edizione appropriata (doppi punti finali vengono eliminati in uscita)

   Original Publication : ogni informazione relativa alla pubblicazione di cui si sta descrivendo una riproduzione; gli analisti bibliografici di EndNote sono meno rigidi dei bibliotecari e per ogni ripubblicazione prevedono che se uno vuole si citi qualcosa (ad libitum) della pubblicazione base. Comunque si scriva ciò che si vuole: lo stile non cambia nulla qui in modo automatico

   Reprint edition : per descrivere l'edizione originale che aveva un titolo differente, non per dire che di un articolo si ha una fotocopia; prevedono si indichino titolo originale ed anno di pubblicazione (sembra un caso specifico, con sovrapposizione, di Original Publication)

   Reviewed item : per il record che descrive una recensione et sim. qui si mettono gli estremi dell'opera recensita, così come li si vuole in uscita

   ISBN/ISSN : oltre che per questi codici serve anche ad ospitare Patent Number e Report Number

   Call number : pensato non per la propria collocazione ma quella di biblioteche, che qui verrà importata, ma se serve lo si può ben usare anche per la propria (!)

   Label : campo di comodo per etichettare ciò di cui si ha bisogno, soprattutto per le citazioni e le bibliografie di uno scritto, ad es. per creare un identificativo fattizio del documento da citare, un marchio univoco

   Record number :  lo controlla il programma e cambia se i record vengono esportati e reimportati in altra library, dunque inaffidabile per dati relativi all'oggetto descritto

   Notes, Research Notes, Abstract : ciascuno può contenere fino a 64,000 caratteri, circa 16 pagine di testo. L'Abstract di solito è consacrato a un sommario prosastico

   Volume, Number of Volumes, Series Volume, Issue : si userà Volume per il "volume" nella numerazione di riviste;  per libri e loro parti EndNote esibisce l'uso di Volume e Number of Volumes in sequenza; Series volume è per la numerazione all'interno di una collana; Issue indica la fascicolazione (fasc., n. et sim.) in genere inferiore al volume all'interno di una rivista
In importazione un "V" o "v" che per il campo "Volume" precede un numero che 'sembra' una data, un anno, viene automaticamente eliminato, così come un "N", "No" o "No." (o anche: n, no, no.)

   URL : (uniform resource locator) se più di uno, uno per riga, con ortografia corretta, il comando | References | Open URL (che non ha nulla a che fare colla funzione di "OpenUrl" configurata nelle Preferences) manderà il browser in quella direzione.

   File Attachments : si usa il campo File Attachments per fissare, non per scrivere, l'indirizzo di percorso dei file su disco allegati a un record (grafici, file di testo vari, PDF, immagini, audio ...). Si può specificare un percorso assoluto verso una cartella determinata oppure un indirizzo relativo verso la cartella  ".DATA\PDF" (opzione, da favorire, basata sulle configurazioni in Preferences | URLs & Links). Si possono immagazzinare fino a 45 allegati per record. Quando in questo campi si scrive un indirizzo corretto, il comando | References | Open File fa aprire il file dal sistema operativo tramite le associazioni fra tipi di file e applicazioni che esso governa.
Per le immagini usare il campo Figure.

  Figure questo campo serve a registrare il nome di un solo file 'grafico' (o un generico allegato). Servirà anche per essere utilizzato dentro MS-Word nella formattazione di un manoscritto (nulla per ora per OOw, si veda l'Help di EndNote per le opzioni di MS-Word oltre alle specifiche di trattamento in ogni singolo stile). La legenda della figura va inserita nel successivo campo Caption. La figura si vede graficamente in EndNote solo a record aperto.

  DOI/PMID sono identificatori, quindi univoci (sigle alfanumeriche) dei record : rispettivamente nei database CrossRef e PubMed utili a reperire in essi i metadati (anche con: "Reference | Find Reference Updates") e il full-text ("References | Find Full Text") dei documenti che sono comunque almeno in parte già descritti dentro un archivio EndNote.
DOI : digital object identifier, già chiamato Electronic Resource Number in EndNote, è l'identificatore di una versione digitale completa del documento; PubMID: PubMed identifier è l'identificatore di un documento secondario, citazione-scheda dentro al database PubMed del NCBI - National Center for Biotechnology Information (USA).

   Rating è un campo aggiunto con la v. X6, che può contenere fino a 5 stelle, per default messo fra quelli in colonna della Library Window, ricercabile in rapporto a questo contenuto di punti stellari (cfr. Ricerca) : è fatto per ospitare una -nostra- valutazione dei record per fini "imperscrutabili" ... (vale molto, da leggere, il peggio che ho trovato -...). Non viene esportato. Può fare cambiare il valore dello status del record fra 'Read/Unread' (cfr. Preferenze di configurazione)

[1] Anche se negli USA l'ANSI/NISO mantiene uno standard per le citazioni bibliografiche: Z39.29, e del pari fa l'ISO Internation Organization for Standardization: ISO 690, entrambi aggiornati nel 2010, i programmi come EndNote li ignorano drasticamente in quanto tali e curano invece migliaia di stili citazionali, i quali, fra l'altro, possono avere quegli stessi standard come quadro di riferimento, anche se post hoc. La standardizzazione unificatrice che da 40 50 anni abita nei quartieri bibliotecari: dal MARC -Machine Readable Catalogue- all'ISBD -International Standard Bibliographic Descritpion- per il mondo dell'editoria e della pubblicistica è un mondo di là da venire che non verrà mai.
[2] Ad es. il trattamento singolare/plurale per cui cfr. STILI