17.2.2. Regole nascoste? 

Si incontrano (trial and error) sequenze di istruzioni che ottengono esiti non giustificati dalle 4+2 regole basilari e risultano efficaci, potenti, utili, perfino logiche secondo l'intenzione, ma non la lezione :

|(|Place Published |: Publisher|, Year|)|

una stringa del genere (nemmeno chiusa da "|" la pipe della separazione forzata, se altro non segue) determina uno scenario inedito per EndNote dove la punteggiatura di confine -qui le due parentesi tonde- comparirà una sola volta se almeno uno dei 3 campi che esse racchiude avrà un contenuto[1] .
Non basta, la punteggiatura che qui precede un campo (": " prima del Publisher, e la ", " prima di Year), ancorché separata con forza " | " dal campo precedente e così apparentemente legata (e legabile con il link-adjacent-text) non comparirà solo iin virtù della presenza del campo che segue, e pare possederla, ma unicamente se anche quello che la precede è presente, ossia solo se entrambi sono presenti.
Ed inoltre, quanto al terzo campo "Year" ed alla sua virgola, essa verrà affissa solo se almeno uno qualsiasi dei due campi precedenti sarà presente.
Desumere questi 2 comportamenti dalle enunciate regole degli stili è più che divinatorio e la ragione sostanzialmente più rassicurante mentre superficialmente più inquietante è che il codice del programma software dice cose che la documentazione non illustra e che molti alla stessa Thomson Reuters non sanno.
Esempi di esiti soddisfacenti:

(Padova: Marsilio, 2012)
(Padova)
(Padova, 2012)
(Padova: Marsilio)
(Marsilio)
(Marsilio, 2012)
(2012)


Detto ciò, l'esito è potente, utile ed ha la sua linearità, almeno fino a qui.

 

 

[1] Dunque le parentesi circoscriventi compariranno non solo se tutti e 3 i campi o i due estremi saranno presenti. Un'istruzione che potrei osare definire di "gruppo", non annunciata come formalmente in servizio nella documentazione EndNote, né munita di un comando con segno dedicato ed echeggia l'invece esplicita istruzione di 'gruppo' (coi 'caporali' "«...»") attiva da decenni in ProCite e poi clonata in Reference Manager (prodotti della scuderia Thomson Reuters ma ormai trattati come un brutto anatroccolo).