ESB Forum ESB Forum
ISSN: 2283-303X

I siti web delle biblioteche venete

Analisi, censimento e valutazione


versione ridotta della tesi di laurea in biblioteconomia, Corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali, Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Venezia Ca' Foscari, relatore prof. Riccardo Ridi, correlatore dott. Giorgio Busetto, anno accademico 1999/2000, discussa il 22 febbraio 2001.
di Sara Franzoso (in linea da aprile 2001) 

ANALISI E VALUTAZIONE

§6. Caratteri che emergono dal censimento e che permettono di tracciare un profilo della penetrazione del Web nelle biblioteche venete

Un gran numero di biblioteche di ente locale, tra quelle analizzate, non ha un sito autonomo, ma si avvale di una pagina descrittiva sul sito del Comune di appartenenza. Si tratta sia di semplici avvisi sugli orari di apertura e i numeri di telefono, che, come spiegato precedentemente, non sono stati inseriti nel censimento, sia di veri e propri siti (inclusi, dunque, nel censimento) che, se non fosse per i frame, non avrebbero legami col sito del Comune e potrebbero essere considerati autonomi.
Alcune pagine usano la grafica in modo un po' troppo grossolano, anche se si tratta di siti molto semplici dal punto di vista dei servizi offerti, appartenenti a piccole biblioteche di provincia. Il sito della Biblioteca Comunale di Zugliano (VI), per esempio, è molto articolato e offre numerose informazioni utili, ma pecca di grossolanità per quanto riguarda la grafica e l'utilizzo di accessori multimediali: ogni pagina ha la sua musica particolare (canzoni famosissime, ma in nessun luogo, a quanto si è potuto vedere, si parla dei diritti d'autore) e, se all'inizio questa accoglienza può sembrare divertente, trascorsa una mezz'ora a navigare nel sito diventa fastidiosa. Inoltre nello stesso sito ci sono problemi di gestione dei frame, perché cliccando sui link alle pagine interne si aprono continuamente nuove finestre, che vanno a sovrapporsi una sull'altra sullo schermo, rallentando ulteriormente la navigazione.
Molte biblioteche riportano sull'home page l'avviso "Visualizzazione ottimizzata con schermo 800×600 o...", cosa che impedisce una visione corretta del sito se non si dispone della risoluzione adatta.
Alcuni siti, come quello della Biblioteca Medica "V. Pinali" dell'Università di Padova o quello della Società Letteraria di Verona, pur visualizzati con browser diversi, segnalano sempre "Errori nella visualizzazione della pagina". Di fronte a un avviso simile, un utente pensa di perdersi informazioni importanti, quando magari si tratta solo di qualche, spesso inutile, supplemento grafico o multimediale.
La Biblioteca del Dipartimento di Storia delle Arti Visive e della Musica dell'Università di Padova, invece, senza trarre in inganno il visitatore con deludenti link a pagine in costruzione, elenca sulla home page tutti i collegamenti che, probabilmente, intende attivare in futuro, ma attiva soltanto quelli che hanno una pagina di destinazione completa, in modo che l'utente tragga vantaggio dall'aver atteso che si carichi la pagina verso la quale è fatto il link, senza perdere tempo ad aspettare che se ne apra una vuota, "in costruzione".
Alcuni siti segnalano di essere stati valutati con software quali Bobby [1], come il sito della Biblioteca del Centro di Documentazione Europea dell'Università di Verona. Il sito della Biblioteca Nazionale Marciana e quello della Biblioteca "Fabio Metelli" del CIS di Psicologia dell'Università di Padova, invece, segnalano in fondo alla home page di essere ottimizzati per una visione corretta con tutti i tipi di browser.
I dati riportati sono stati rilevati tra il 14 dicembre 2000 e il 15 gennaio 2001. In data 12 aprile 2001 non tutti gli URL riportati dimostrano di corrispondere alle pagine visitate nel corso del rilevamento dei dati: alcuni, infatti, sono dichiarati dal browser "introvabili ".

COORDINATE

    2. Biblioteca = Biblioteche censite: 80
    Biblioteche singole: 71
    Sistemi bibliotecari: 9
    3. Tipo = Biblioteche di Ente locale (E): 22
    Biblioteche Universitarie (U): 48
    Altre Biblioteche (A): 10
    4. Località = Belluno: 1
    Padova: 31
    Provincia di Padova: 3
    Rovigo: 2
    Treviso: 1
    Provincia di Treviso: 1
    Venezia: 16
    Provincia di Venezia: 2
    Verona: 10
    Provincia di Verona: 1
    Vicenza: 4
    Provincia di Vicenza: 7+1 (considerando la Biblioteca del dipartimento di Astronomia dell'Università di Padova con sede ad Asiago).

I Sistemi Bibliotecari Provinciali sono stati considerati come aventi sede nei rispettivi Capoluoghi di provincia.
L'80% (64 su 80) delle biblioteche indica il nome della località dove ha sede. Un'informazione così importante meritava certo di ottenere un risultato più alto, soprattutto se si tiene conto del fatto che alcune biblioteche che hanno ottenuto un valore 1 nel campo non riportavano la località sulla home page, ma in altre sezioni del sito, spesso di minore importanza, come, per esempio, nell'indicazione dei recapiti cui rivolgersi per servizi diversi da quelli tradizionali della biblioteca, (come un concorso nel caso della Biblioteca Stefano Benetton di Treviso). In questi casi, se l'utente non è interessato a visitare pagine che, pur presenti sul sito della biblioteca, non riguardano strettamente o esclusivamente le attività di quest'ultima, non saprà mai dove ha sede la biblioteca.

    5. URL = 5 (6%) biblioteche riportano il proprio indirizzo elettronico in chiaro sulla pagina. Si tratta, per lo più, di biblioteche accademiche. Si auspica che in futuro i bibliotecari si dimostrino più attenti a questo dato, che, assieme al nome della biblioteca e ai recapiti elettronici e tradizionali, è uno dei più essenziali tra quelli esaminati.
    6. Dimensioni sito = < o = 10 pagine: 37 ; >10 pagine: 43
    7. Data ultimo aggiornamento home page = solo 33 (41%) siti la riportano, risultato che non fa per niente onore alle biblioteche analizzate: come già spiegato, si tratta di un elemento molto importante, che certo non è migliorato dai risultati del campo "Data ultimo aggiornamento sito".
    8. Accessibilità 24h su 24 = 79 (99%) siti sono sempre più o meno facilmente accessibili anche nei giorni festivi e durante la notte. L'unico sito ad avere ottenuto un punteggio negativo in questo campo è quello della Biblioteca del Seminario di Vicenza, non perché non fosse accessibile la domenica e la notte, ma perché si è dovuto provare per più di una settimana per riuscire a stabilire un collegamento.

INCLUSIONE NEI PRINCIPALI REPERTORI NAZIONALI

    9. AIB­WEB = 99%
    10. ALICE.IT = 78%
    11. POLITECNICO = 78%
    PRESENTI IN TUTTI I REPERTORI = 56
    PRESENTI IN DUE REPERTORI = 11
    PRESENTI IN UN SOLO REPERTORIO = 13

Non tutte le biblioteche erano direttamente menzionate nei repertori suddetti, la maggior parte era compresa negli OPAC collettivi elencati da AIB ­ WEB e nei Sistemi bibliotecari elencati da ALICE.IT e dal Politecnico di Torino.

CONTESTUALIZZAZIONE

    12. Nome della biblioteca nella home page = 65 siti (81%). In linea con quanto affermato nel cap. I, par. 4, vale la pena ricordare come questo dato non sia solo importante, ma addirittura fondamentale.
    13. Nome della biblioteca in tutte le pagine = 29 siti (36%). Si è già accennato al fatto che un utente può capitare in qualsiasi pagina del sito attraverso un link dall'esterno e non è certo aiutato a capire dove si trova dalle ben 51 biblioteche che non riportano il loro nome nelle pagine interne.
    14. Nome dell'ente nella home page = 49 siti (61%). Questo dato non è forse importante come il precedente, ma può avere il suo valore nel caso delle biblioteche universitarie. Spesso il nome del dipartimento di appartenenza è presente, ma manca quella dell'Ateneo.
    15. Nome dell'ente in tutte le pagine = 28 siti (35%).
    16. Link alla home page in ciascuna pagina = 48 siti (60%). Per questo campo valgono le stesse considerazioni del campo 13, ma la poca diligenza delle biblioteche è assai aggravata. Arrivando in una pagina interna attraverso un link esterno e non avendo modo di risalire alla home page se non attraverso la manipolazione dell'URL nella finestra del browser, un utente inesperto può trovarsi in difficoltà.
    17. Link alla home page dell'ente = 57 biblioteche (71%). Sono le biblioteche universitarie a migliorare decisamente questo risultato, con 39 risultati positivi sui 57 totali (si ricorda che le biblioteche universitarie sono in totale 48), che non vengono comunque peggiorati se si considera che due o tre di esse non riportavano il link alla home page dell'ateneo, ma a quella del dipartimento, dalla quale era comunque facile raggiungere la prima.
    18. Recapiti tradizionali = riportati da 68 (85%) biblioteche. Si fa notare che, spesso, i recapiti non sono stati ricavati direttamente dalle pagine del sito della biblioteca, ma da quelle dell'ente di appartenenza.
    19. Recapiti elettronici = 68 siti (85%) non si capisce perché, se il 100% delle biblioteche esaminate ha un sito web, autonomo o ospitato in quello dell'ente di riferimento, solo l'85% indichi un indirizzo di posta elettronica.

INDICAZIONI DI RESPONSABILITÀ E DATAZIONE

    20. Nome del responsabile del sito = solo 30 (38%) siti riportano, più o meno chiaramente, il nome dell'autore delle pagine web, quasi ci fosse una sorta di modestia (o vergogna?) ad assumersi le proprie responsabilità o i propri meriti.
    21. Nomi dei curatori o autori di ciascuna pagina = riportato solo da 14 (18%) siti. È comunque possibile che i siti che non riportano i nomi dei curatori delle pagine interne, ma riportano quello del curatore sulla home page siano stati effettivamente realizzati per intero dalla stessa persona. Si deve, però, considerare anche che tra i 14 che hanno ottenuto un punteggio positivo in questo campo, almeno la metà riportava sempre lo stesso nome su ogni pagina. A questi ultimi si potrebbe raddoppiare il punteggio per la chiarezza manifestata.
    22. Data creazione = solo 7 (9%) siti la riportano. È strano notare come i bibliotecari si disinteressino di dati di questo tipo: la data di pubblicazione di un libro è considerata, nella maggior parte dei casi, cruciale per la scelta di una risorsa cartacea; allo stesso modo lo è la data di creazione e, soprattutto, di aggiornamento del web di una biblioteca per un utente interessato alle informazioni che vi sono riportate.
    23. Data ultimo aggiornamento sito = sono 34 (43%) i siti che la indicano, uno in più rispetto al campo "Data di aggiornamento nella home page". Questa strana differenza si spiega controllando i dati del sito web del Servizio Bibliotecario Provinciale di Vicenza, che riportava la data di aggiornamento soltanto nella pagina dei link.

INFORMAZIONI E SERVIZI

    24. Presentazione = 44 (55%) biblioteche accolgono i visitatori, nella home page o nella pagina delle informazioni o dei servizi, con una breve descrizione della propria natura.
    25. Storia = 26 siti (33%). In alcuni casi si tratta di brevissime informazioni sulla data di nascita della biblioteca e sulla recente conversione del catalogo cartaceo in OPAC.
    26. Definizione della mission = 26 siti (33%). È sembrato importante verificare la presenza di questo elemento nei siti web, in linea con quanto affermato nell'Introduzione sull'importanza che la biblioteca non dimentichi mai i propri compiti e la propria natura di servizio anche nel World Wide Web.
    27. Rapporto annuale o statistiche = 14 siti (18%). Poche sono le biblioteche che riportano i dati delle presenze, consultazioni e prestiti fatti nel corso dell'anno. Non è dato sapere se questo dato sia carente sul Web a causa della sua mancata esistenza anche nel "mondo reale". Appare comunque positivo che siano le biblioteche di ente locale ad avere la maggioranza di valori positivi in questo campo e non, come per gli altri campi nei quali si sono rilevati valori positivi, le biblioteche universitarie. Vale la pena, comunque, menzionare in questo campo le precise e ampie statistiche riportate sul sito dello IUAV di Venezia.
    28. Regolamento vigente = 36 siti (39%) lo riportano. Alcuni siti ne riportano solo pochi articoli (le due Biblioteche del Dipartimento di Lingue e Letteratura Anglo Germaniche e Slave dell'Università di Padova), mentre nel caso dei Sistemi di biblioteche si è scelto di assegnare un valore positivo a tutti quelli ai quali corrispondono dei siti web di biblioteche presenti nel censimento, considerando i regolamenti riportati dalle singole biblioteche censite. La pagina riportante il regolamento della Biblioteca di Belluno non era accessibile durante il censimento, ma si è deciso di assegnare comunque un valore positivo al campo, classificandone la mancata visione come un problema tecnico del sito.
    29. Regolamenti non vigenti = 0.

    30. Informazioni sulla collezione = 62 (78%) biblioteche informano sulla natura delle proprie collezioni. Si precisa che la maggior parte di esse riporta soprattutto dati sulla consistenza e dati più generici sugli argomenti trattati dal posseduto (si pensi soprattutto alle biblioteche di paese), che talvolta sono completamente assenti.
    31. Informazioni sugli orari = 78 biblioteche (98%) li riportano. Tutte le biblioteche informano su questo argomento, tranne la biblioteca Stefano Benetton di Treviso e la Biblioteca Luigi Luzzatti dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia.
    32. Informazioni sui servizi: ILL e DD attivo = Solo 40 siti (50%) informano su questo servizio. Da notare che la Mediateca del Centro Linguistico di Ateneo dell'Università di Padova informa sul fatto che il prestito interbibliotecario non viene effettuato.
    33. Informazioni sui servizi: ILL e DD passivo = 32 (40%) siti riportano informazioni sulle procedure per ottenere a prestito documenti della biblioteca attraverso altre biblioteche. A questo proposito RIDI [1999a]
    "L'inversione dei dati fra prestito interbibliotecario attivo e passivo rispetto a quanto ci si sarebbe potuti aspettare (il web sembra fatto apposta per far sapere alle altre biblioteche le nostre condizioni per l'invio di nostri documenti) la dice lunga sull'ancora lenta assimilazione da parte delle nostre biblioteche della novità costituita da questo strumento di comunicazione. Invece di usare il web per comunicare agli utenti remoti (che non so chi siano e quindi non posso raggiungere diversamente) cosa devono fare per ottenere i miei documenti, lo uso prevalentemente per comunicare agli utenti locali (noti e raggiungibili facilmente anche con altri strumenti) cosa devono fare per ottenere documenti di altre biblioteche."[2]

    Si deve precisare anche che alcune biblioteche non fanno una chiara distinzione fra i due tipi di prestito, perciò si crede che intendano riferirsi soltanto al prestito attivo.

      34. Informazioni sui servizi: reference service = 33 siti (41%).
      35. Informazioni sui servizi: fotocopie = 45 siti (56%).
      36. Informazioni sui servizi: accesso a Internet = 17 siti (21%).
      37. Informazioni sui servizi: prestito locale = 59 siti (74%) forniscono informazioni sulle modalità e la durata del prestito.
      38. Informazioni sui servizi: consultazione locale = 51 (64%).
      39. Informazioni sui servizi: altri = 49 siti (61%). Si tratta per lo più di consultazione di basi dati e Cd­Rom o della possibilità di frequentare corsi introduttivi sulle tecniche di ricerca bibliografica.

    Le biblioteche di ente locale offrono spesso visite guidate per le scolaresche, mentre la Biblioteca civica "Villa Valle" di Valdagno (VI) e la Biblioteca civica "Pietro Ragazzoni" di Marostica (VI) offrono assistenza per gli utenti disabili: la prima con l'invio a domicilio di libri e la seconda con la registrazione su cassetta di libri per utenti non vedenti.

      40. Servizi a distanza: ILL e DD passivo = 20 siti (25%).
      41. Servizi a distanza: reference service = 4 siti (5%) offrono la possibilità di ottenere informazioni bibliografiche via Internet. La poca disponibilità delle biblioteche nei confronti di questo servizio giustificata se si considerano le 21 biblioteche comunali, che probabilmente sono gestite da personale limitato e non sarebbero in grado di far fronte a questo servizio aggiuntivo.

      44. Servizi a distanza: prenotazione corsi = 5 siti (6%). Questo dato è ridimensionato dal fatto che sono poche le biblioteche che organizzano corsi. Le più attive da questo punto di vista sono quelle dell'Università di Padova, che si appoggiano quasi tutte ai corsi descritti sul sito del Centro Bibliotecario di Ateneo.

    Alcune biblioteche, poi, organizzano brevi corsi introduttivi sull'uso dell'OPAC, che però si svolgono con cadenza per lo più settimanale e non richiedono prenotazione.

      45. Servizi a distanza: altri = 5 siti (6%). Sono davvero poche le biblioteche che sfruttano le caratteristiche interattive del Web.
      46. Mostre virtuali = 4 siti (5%). Ecco uno dei casi in cui l'uso delle immagini sarebbe più che giustificato e il Web potrebbe offrire ottime opportunità, ma solo 4 biblioteche su 80 ne approfittano [3].
      47. Schemi di classificazione e altri help bibliografici = 13 siti (16%). Le biblioteche dovrebbero essere più prodighe di informazioni in questo campo: un utente inesperto nell'uso delle risorse bibliografiche in Rete potrebbe trarne non pochi vantaggi.
      48. Novità = Solo 27 biblioteche (34%) informano sulle ultime novità dei servizi e sulle iniziative più recenti. Alcune di queste, però, segnalano gli appuntamenti del mese o addirittura dell'anno precedente a quello corrente.
      49. FAQ = Nessuna biblioteca mette a disposizione degli utenti del proprio sito questo servizio, che potrebbe essere importante per risolvere i dubbi degli utenti meno esperti sia di Web che di Biblioteche.

    GRAFICA

      50. Uso della grafica = 65 siti (81%) si dimostrano più o meno attenti ad usare correttamente colori, immagini, animazioni. In questo campo, come già spiegato, si è inteso valutare anche l'organizzazione chiara e intuitiva del testo sulle pagine. Molti siti usano tabelle sia per organizzare dati, sia per mantenere ordinate delle informazioni testuali: considerando quanto suggerito dal W3C al Punto di Controllo 5.3 [4], si è deciso di segnalare in nota la presenza di tabelle nei siti, anche quando il loro uso non era del tutto fuori luogo.
      51. Immagini della biblioteca = 34 siti (43%). In alcuni casi le immagini sono presentate dapprima in formato ridotto, ma cliccandoci sopra è possibile visualizzarle "a schermo intero". Questo comportamento è in linea con quanto suggerito al cap. I, par. 8.
      52. Logo = 39 siti (49%).
      53. Logo in tutte le pagine = 28 siti (35%).
      54. Mappa interna = 6 siti (8%).
      55. Mappa delle vie di accesso = 25 (31%).
      56. Icone orientative = 38 siti (48%). La maggior parte dei siti utilizza brevi stringhe di testo o "ancore" per fornire gli strumenti adatti ad orientarsi tra le pagine interne: questo è un punto di merito, in quanto i sussidi alla navigazione presentati sotto forma di testo sono più "usabili" di quelli grafici.
      57. Icone decorative = 54 siti (68%).
      58. Icone animate = 32 siti (40%).
      59. Riproduzioni grossolane di documenti = 9 siti (11%).
      60. Testo alternativo per le immagini = 20 siti (31%). Troppo raro l'uso del tag <alt> per le immagini, anche se spesso non si tratta di immagini fondamentali (a parte la piantina delle vie di accesso), per cui si può giustificare questa mancanza con quanto detto da NIELSEN [2000]:
    "[...] Ci sono alcune immagini per le quali il migliore testo alt è la stringa vuota. Se un'immagine è puramente decorativa, e non ha altra ragion d'essere al di fuori dell'impaginazione, non c'è nessun motivo di rallentare gli utenti non vedenti costringendoli ad ascoltare la sua descrizione. [...] È importante che le immagini prive di significato abbiano un testo vuoto anziché nessun testo, perché la stringa vuota indica a un browser vocale che può ignorare l'immagine." [5]
      È strano come i punteggi siano migliori in questi campi, che si riferiscono a elementi del sito non altrettanto importanti di quelli di cui alla sezione precedente.

    CATALOGHI

      61. Interrogazione OPAC telnet della biblioteca = 0 siti.
      62. Interrogazione OPAC WWW della biblioteca = 15 siti (19%). Quasi tutte le biblioteche analizzate fanno parte di un sistema, ma alcune di esse danno anche la possibilità di interrogare soltanto l'OPAC locale, sia per le monografie che per i periodici.
      63. Interrogazione OPAC telnet collettivo = 14 siti (18%).
      64. Interrogazione OPAC WWW collettivo = 58 siti (71%).

    Alcune biblioteche offrono la possibilità di interrogare il catalogo indifferentemente tramite telnet o WWW.

      65. Informazioni sull'OPAC Internet = 32 siti (40%). Si tratta per lo più di brevissimi cenni.
      66. Informazioni sull'OPAC locale = 9 siti (11%).
      67. Informazioni sui cataloghi non elettronici locali = 23 siti (29%).
      68. Informazioni sui cataloghi pubblicati = 5 siti (6%).
      69. Bollettini nuove accessioni = 21 siti (26%)
      70. Elenchi di periodici posseduti = 42 siti (53%).
      71. Elenchi di altri documenti posseduti = 34 siti (41%). Frequenti gli elenchi di CD­Rom consultabili localmente e di tesi, nel caso delle biblioteche universitarie. Il sito della Biblioteca Comunale di Zugliano dedica numerose pagine ai romanzi fantasy, presentando tutta la propria collezione, con riproduzioni delle copertine e breve nota riassuntiva di ciascuna collana.

    RISORSE INFORMATIVE ESTERNE PER TUTTI

      72. Bibliografie = 10 siti (13%).
      73. Link a fonti Internet generali: indici e VRD = 24 siti (30%).
      74. Link a fonti generali: OPAC e biblioteche = 42 siti (53%).
      75. Link a fonti Internet generali: altre risorse = 26 siti (33%).
      76. Link a fonti Internet specifiche: indici e VRD = 28 siti (35%).
      77. Link a fonti Internet specifiche: OPAC e biblioteche = 38 siti (48%).
      78. Link a fonti Internet specifiche: altre risorse = 38 siti (48%).
      79. Link a fonti Internet per lo staff = 23 siti (29%). Per lo più link al sito dell'AIB.
      80. Link al contesto territoriale = 28 siti (35%). Quasi tutte le biblioteche di ente locale hanno un link al sito del Comune di riferimento.
      81. Guide a Internet e alla ricerca bibliografica fulltext = 11 siti (14%). Per lo più guide alla ricerca sull'OPAC.
      82. Versioni elettroniche di documenti pubblicati dalla biblioteca = 6 siti (8%).

    RISORSE INFORMATIVE INTERNE ACCESSIBILI TRAMITE PASSWORD

      84. Interrogazione protetta di banche dati locali = 34 siti (43%).
      85. Interrogazione protetta di banche dati remote = 30 siti (38%).
      86. Interrogazione protetta di e­journals remoti = 22 siti (28%).

    I risultati sostanzialmente positivi di questi campi sono dovuti alla massiccia presenza nel censimento di biblioteche universitarie, che, per le basi dati, fanno capo al sistema bibliotecario.

    STAFF E FEEDBACK

      88. Staff: nominativi = 55 siti (69%). Solo la metà dei siti nomina chiaramente i responsabili della biblioteca: un dato davvero negativo.
      89. Staff: e­mail = 45 siti (56%).
      90. Staff: immagini = 4 siti (5%).
      91. Staff: home page = 6 siti (8%).
      92. Registro degli ospiti = 0 siti.
      93. Registro dei desiderata = 6 siti (8%).
      94. Registro dei suggerimenti e reclami = 17 siti (21%). Non sono molte le biblioteche che incoraggiano i propri utenti a inviare commenti e suggerimenti sul sito. Costoro dovrebbero invece essere coinvolti nel miglioramento di quest'ultimo, perché, come si è già più volte ripetuto, la Biblioteca è un servizio e uno dei modi migliori di valutarne l'efficienza e l'efficacia è quello di chiederlo direttamente a chi ne beneficia.

    INDICI

      95. Mappa del sito = 5 siti (6%).
      97. Motore di ricerca generale presettato = 10 siti (13%).
      98. Motore di ricerca in comune = 0 siti.

    La rara presenza di un motore di ricerca nei siti esaminati è forse dovuta al fatto che molti di essi erano costituiti da ben poche pagine. Anche se risultano 36 siti con più di dieci pagine, la maggior parte arrivava a tredici ­ quindici soltanto.

    METADATA

      100. Contatore accessi = 16 siti (20%). Non sono molti i siti che utilizzano questo metodo per rilevare la frequenza degli accessi alle proprie pagine: in effetti, non si tratta di un metodo molto valido per valutare l'impatto del sito sul pubblico, poiché i contatori di accessi non sono in grado di valutare quanto un utente si ferma nel sito e a quale scopo. L'utente, perciò, può usare le pagine della biblioteca come "porta" verso altri siti (ad esempio, accedendovi solo per passare direttamente alla pagina dei link).

      102. Archivio vecchie pagine = 0 siti. Anche questa mancanza è molto grave nei siti delle biblioteche venete. Alcuni riportavano l'indicazione, nella sorgente HTML, di piccoli cambiamenti avvenuti nel contenuto, ma si trattava di particolari poco importanti, perché in questo campo si intendeva segnalare la possibilità, da parte dei visitatori, di visionare direttamente le vecchie pagine del sito, archiviate in linea.
      103. Title e altri metatag appropriati = 52 siti (65%). Poco incoraggiante il numero di siti che usa questi tag e molto pochi, oltretutto, quelli che li usano in modo appropriato e coerente. La maggior parte dei siti limita l'uso dei <meta> alla home page, mentre i <title> sono spesso poco chiari, limitandosi a succinte definizioni che non definiscono l'appartenenza della pagina al sito della biblioteca. Degno di nota il caso del sito della Biblioteca "Villa Valle" di Valdagno, che, su una delle pagine, riporta <title>Untitled Document</title>.
      104. URL appropriato = 63 siti (79%). La maggior parte dei siti risiede sul server del Comune o dell'Ateneo di appartenenza. Gli URL di siti risiedenti sul server di un provider esterno non sono stati considerati appropriati. I sistemi bibliotecari degli Atenei di Padova e Venezia hanno dato alcuni problemi per l'identificazione degli URL, che non erano sempre coerenti sulle diverse pagine di link alle biblioteche di Ateneo. In alcuni casi il sito del Sistema non riportava nemmeno gli URL appropriati o riportava doppioni.
      105. Disclaimer copyright = 17 siti (21%).

    VERSIONI ALTERNATIVE

      106. Versioni in altre lingue = 8 siti (10%).


    [1] <http://www.cast.org/bobby>. Si veda anche cap. I, par. 9, nota 3.

    [1] RIDI [1999a], p. 48. [3] Si veda anche cap. I, par. 8.

    [4] "Non usare tabelle per impaginazioni a meno che la tabella non sia comprensibile se letta in modo linearizzato. Altrimenti, se la tabella non risulta leggibile, fornire una alternativa equivalente (che pu˜ essere una versione linearizzata)." W3C [1999], linea guida 5.3.

    [5] NIELSEN [2000], p. 305-306. Si veda anche cap. I, par. 11.


    PRECEDENTE - INDICE - SUCCESSIVO
| © ESB Forum | a cura di Riccardo Ridi |