Indice generale
      14. Output
 14.1. Stili 

Stile: creare: "File" -> New e scegliere Output style; modificare: "File" -> Open e cartella Styles.

I punctuation/output styles appartengono al sistema: sono condivisibili da tutti i database.

Si stampa sempre con uno stile.

Ogni stile ha due formati principali, uno per la citazione completa in Bibliography, e un altro ('In-text citation') attivo in "ambiente dattiloscritto" (ossia dentro ad un documento preparato in videoscrittura) che puo’ articolarsi a due livelli, per la prima citazione e per le successive. Entrambi si possono differenziare per le varie workform e/o avere un solo formato di <Default>.

Per l'In-text citation (il riferimento ad una citazione completa posto nel testo di un documento, nel corpo o in nota) si definiscono :

  • il contenuto in termini di campi,
  • o di numero di citazione (Insert fields -> Citation number)
  • l’aspetto del primo richiamo rispetto ai successivi (es. "Autore + op. cit."
    dove pero’ non farà distinzione (tipo "Ibid.") fra le immediatamente seguenti e le successive distanziate)
  • in "In text citation settings":
    • i delimitatori esterni
    • il separatore interno di una citazione multipla
    • l'unione di più citazioni numeriche contigue, es.: 1-3
    • l'ordinamento all'interno di una citazione multipla

Può accadere che uno stile per una data workform non stampi un campo ed un altro sì, ed ovviamente che la punteggiatura e l'ordine dei campi siano diversi: è la ragion d'essere stessa degli stili.

Sostanzialmente uno stile ha:

  • i nomi dei campi della workform (qui ProCite non si riferisce ai "TAG" numeri dei campi, ma ai nomi in chiaro, alle didascalie)
    e due istruzioni formali:
  • separazione e attribuzione con | (ASCII 124 'pipe') di punteggiatura ai campi 
  • raggruppamento di campi con «...» (ASCII 174 e 175)
Disegno di uno stile per la bibliografia
Stili

Normalmente le "stringhe" (qualsiasi sequenza di caratteri) vengono annesse al campo che le precede immediatamente, e quando questo manca anche la punteggiatura si dilegua. Per forzare l'attrazione verso il campo seguente si usa il separatore |. La separazione indica a quale campo riferire una stringa (spazio, punteggiatura, sequenza di caratteri), es.: <Autore>|, <Titolo> qui la virgola, strutturalmente, precede il Titolo e non segue l'Autore, come sarebbe invece con <Autore>, |<Titolo> o <Autore>,<Titolo> (approssimazione che non permette poi distinzioni ed è dunque da evitare).

L'istruzione di gruppo riguarda una serie di campi ed è resa attiva dalla presenza di almeno un campo. Le istruzioni di gruppo sono anche annidabili:

|«{|«[|*<01 Author, Analytic> |,<02 Author Role>|]»| |«(|**<04 Title, Analytic> |; <05 Medium Designator>|)»||}»|

In questo esempio ci sono tre gruppi e quello esterno comprende i due interni. Notare il separatore per l’istruzione di gruppo, quantunque non prescritto in ProCite aiuta a staccare la stringa di marcatore di gruppo da un qualsiasi campo e ad attribuirla al gruppo in quanto tale. Sono comunque presenti anche delle punteggiature a livello di campo e non di gruppo: * , ** ;

(N.B. Per usare « » (ASCII 174 175) come caratteri e non come comandi, occorre precederli con back slash " \« ").

Accapo: <Enter> (CR = <invio> Carriage return equivalente a LF+CR) va comunque a inizio riga;
Nuova linea: (<Shift-CR>) line break: va accapo e se c'e' un rientro, lo onora.
Rientro con Tab: vedi il bottone Insert special oppure Alt-09.
A nuova pagina: vedi il bottone Insert special oppure Ctrl-CR

Punteggiatura, spaziatura, stringhe di caratteri (etichette) si producono semplicemente scrivendole, dove si vuole che compaiano. Del pari per grassetto, corsivo, sottolineato, sovra/sottoscritto: bottoni e tasti funzione (Ctrl-C ...) classicamente come in videoscrittura: badare ad includervi i < > che delimitano i nomi dei campi.

L’eventuale doppia punteggiatura finale prodottasi per somma, è trattata automaticamente con compensazione ed eliminazione da parte del programma.

Pro-memoria per la configurazione speciale di alcuni campi "Configure fields":

Nomi 4 campi per Nomi di persone author list da trattare distintamente per ciascun TAG (1 7 16 30)

  1. numero (il primo, alcuni, tutti), abbreviazione di più di n e tipo di abbreviazione
  2. comportamento in caso di autore mancante (nulla, o titolo in sua vece —spostandolo anche prima della data, APA style, se era Autore -> Data -> Titolo o AAVV etc.)
  3. ripetizione stesso autore: dashed entry ————
  4. separators congiunzione fra più nomi (fra solo 2 o più con possibilità di differenziare l'ultimo)
  5. names ordine degli elementi del nome prenome e cognome, -prenomi estesi o abbreviati, e Jean-Paul si riduce a J.-P., punteggiatura, blanks comprimibili, maiuscole con differenza fra le parti e fra il primo nome e i seguenti
  6. text testo da apporre prima/dopo l’autore singolo o un’indicazione sola per autori multipli

Titoli Per i 4 campi dei Titoli: 4 forme di controllo di maiuscole e minuscole (non cambiare, maiuscolo, minuscolo, iniziali maiuscole –headline).

Titoli di riviste per controllo di maiuscole e minuscole, indicazione della lista con abbreviazioni per i periodici solo per il campo 10.

Date: per i tre campi delle Date:

  • se formattare o no (Enable...)
  • quali elementi (anno, mese, giorno) mostrare del dato internamente codificato ed in che ordine
  • e forma (numeri, lettere etc.)
  • zeri di riempimento padding zeros per allineamento a sinistra.

Pagine: pre/suffisso per indicazione singola o di intervallo, soppressione numeri uguali secondo 5 varie combinazioni di stili.

Keywords: separatori fra occorrenze, quanto consente anche un output ad etichette (tagged). Per indicare l'accapo: "^p" : non ce l'hanno altri campi salvo i nomi.

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