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ISSN: 2283-303X

Basi dati internazionali specializzate in biblioteconomia e scienza dell'informazione disponibili anche su cd-rom (LISA)


di Alberto Petrucciani e Riccardo Ridi
Estratto da Guida alla fonti di informazione della biblioteconomia / Alberto Petrucciani, Riccardo Ridi. Roma: Associazione italiana biblioteche, 1996.

Library and information science abstracts (LISA)

LISA è sicuramente il servizio bibliografico specializzato più conosciuto e utilizzato in Italia. Il suo ambito tematico, inizialmente centrato sulla biblioteconomia tradizionale, è stato decisamente ampliato con la nuova serie avviata nel 1969, in collaborazione con l'Aslib, e ancora negli anni più recenti, con particolare attenzione alle tecnologie dell'informazione. Oltre all'Aslib, che ha curato gli spogli nel settore della documentazione fino a tutto il 1981, vi hanno collaborato il National Technical Information Service americano (1980-1984), la PIRA (Printing and Related Industries Research Association) e altri enti; dall'Italia, ma solo nel periodo 1958-1968, Maria Pia Carosella per il Centro nazionale di documentazione scientifica del CNR (poi Laboratorio e ora Istituto di studi sulla ricerca e documentazione scientifica), che qualche anno dopo ha collaborato invece al Bulletin signalétique. LISA è stato il primo servizio specializzato nel nostro settore ad essere messo a disposizione in linea, nel 1978, e la prima banca dati commerciale non americana pubblicata su CD-ROM, a partire dal 1987.

Si tratta principalmente di un servizio di spoglio di periodici, con abstracts in inglese, appositamente stilati e firmati (ma anche originali, eventualmente rivisti). I periodici attualmente coperti, a quanto dichiara l'editore, sono circa 550, ma minore è il numero di quelli realmente presenti in ciascuna annata. Nella vecchia serie i periodici spogliati, inizialmente oltre 150, erano arrivati a circa 200; erano ancora solo 210 nel 1973 e circa 300 negli anni Ottanta (anche se le liste pubblicate potevano arrivare a più di 400).

La copertura internazionale è tradizionalmente buona (si parla attualmente di oltre 60 paesi e oltre 20 lingue) e, nei confronti fra i servizi su questo punto, a LISA è sempre andata la palma del migliore. Si ha l'impressione, però, che mentre sono state incluse con larghezza riviste in inglese provenienti dai più diversi paesi (nel 1982 già risultavano 30 periodici di 18 paesi del Terzo Mondo), si riduca soprattutto negli anni più recenti la presenza di testate in lingue diverse (l'ultimo dato, non aggiornatissimo, parla di 82, mentre già nel 1964 erano 86, pari al 46% del totale). Per l'Italia spoglia -- ma in maniera non esauriente e con qualche lacuna -- il Bollettino AIB, Biblioteche oggi, L'indicizzazione (dal 1988 al primo numero del 1992), Il bibliotecario (molto selettivamente) e dal 1995 Archivi & computer; in passato anche Accademie e biblioteche d'Italia (con molte lacune), Informatica & documentazione e qualche altra testata (perfino, nella prima serie, La bibliofilia).

Il dato sui periodici spogliati, in ogni caso, è da valutare con cautela, particolarmente nei confronti, per due ragioni principali. La prima è che nelle liste, in genere pubblicate annualmente, oltre ai periodici spogliati con regolarità può figurare un certo numero di periodici esaminati ma da cui nell'anno non è stato ricavato alcuno spoglio e soprattutto un numero talvolta notevole di periodici di altro settore o marginali da cui è stato ricavato nell'anno anche un solo articolo (cosa che succede particolarmente per le sezioni specializzate di grandi servizi multidisciplinari, come Pascal, o quando si fa ampio ricorso ad altre fonti secondarie, come ERIC in America). La seconda ragione, meno fastidiosa per i confronti statistici ma molto più grave per l'utente, è che lo spoglio può essere estremamente parziale, magari definito eufemisticamente selettivo, ma in pratica piuttosto occasionale. Questo è stato sempre un tallone d'Achille per LISA (basta dividere il numero delle schede per il numero dei periodici per accorgersi di quanto sia basso il numero di articoli spogliati in media all'anno da ciascun periodico) e un'insidia per chi lo consulta, dando per scontato che un periodico coperto lo sia davvero (non necessariamente, o quasi mai, davvero cover-to-cover, ma senz'altro con tutti i fascicoli e, in ciascuno, con tutti gli articoli veri e propri, salvo eventualmente quelli stravaganti). Si può perfino sospettare che la selettività e/o casualità degli spogli costituisca, per chi gestisce questi servizi, una maniera -- pessima per l'utente -- di salvare la capra dei costi con i cavoli della sbandierata copertura in termini di aree disciplinari e tematiche, numero di periodici, paesi, lingue, ecc.

Quanto agli altri materiali, fin dall'origine erano in linea di principio compresi anche libri (spogliati se miscellanei, in particolare atti di congressi), opuscoli e rapporti ma in pratica la copertura -- a detta degli stessi direttori succedutisi nel tempo -- era minima e occasionale (intorno al 10-15% del totale delle segnalazioni). Sono sempre stati esclusi gli standard, i brevetti e (salvo un brevissimo periodo intorno al 1980) le tesi. Dal 1995 si è cercato di segnalare largamente anche le monografie attraverso le recensioni (non riassunte) ricavate dai principali periodici spogliati: si tratta, quindi, di un numero abbastanza rilevante (circa 1500 all'anno), teoricamente senza limiti linguistici o nazionali ma in pratica quasi tutte in inglese. Una copertura più affidabile e anche retrospettiva si ha per alcune pubblicazioni importanti, soprattutto britanniche, suscettibili di essere trattate come seriali: per esempio gli atti di alcuni congressi periodici (l'Online Information Meeting, i convegni Informatics dell'Aslib, ecc.), trattati analiticamente, o le serie di rapporti del Research and Development Department (ora Research and Innovation Centre) della British Library, numerati e di solito dotati di riassunti utilizzabili per la redazione dell'abstract.

Complessivamente le schede, che erano poco più di un migliaio all'anno nella prima serie, passarono ad oltre 2500 dal 1969, oscillando fra 3000 e 4000 negli anni Settanta con una decisa crescita dal 1981 (oltre 6000) e ancora nel 1990 (oltre 8000), in coincidenza con le iniziative di riorganizzazione e di automazione. Un ulteriore forte incremento è seguito alla ristrutturazione operata dal nuovo editore: più di 12.000 schede nel 1994 (un aumento di oltre il 50% rispetto all'anno precedente), circa 14.000 nel 1995.

Fino a tutto il 1992 le schede erano classificate secondo uno schema a faccette elaborato dal Classification Research Group, non semplicissimo e mai pubblicato integralmente, sostituito dal 1993 con circa 200 <<broad subject headings>> che costituiscono più precisamente uno schema pratico di ordinamento con 18 (poi 19) sezioni principali e uno o due livelli di suddivisione.

I dati bibliografici forniti includono la traduzione in inglese dei titoli degli articoli in altre lingue. Purtroppo dal 1993 il nome dell'autore non è più riportato per esteso (sono puntati i prenomi e perfino, nei nomi spagnoli, le parti dei cognomi composti!); è stata soppressa anche l'indicazione del numero di riferimenti bibliografici presenti in ciascun articolo.

L'edizione su CD-ROM comprende i dati dal 1969, per un totale di oltre 150.000 registrazioni (ad autunno 1995), a cui si aggiungono oltre seimila registrazioni di Current research in library & information science, la banca dati internazionale delle ricerche in corso, dal 1981. Non è compresa nel CD-ROM, quindi, la prima serie (Library science abstracts) ed è solo parziale il recupero degli anni 1969-1975: le registrazioni, convertite a posteriori, sono molto brevi, prive di abstract e di altri dati (per esempio il titolo originale per gli scritti non in inglese). Il software, Optiware, è utilizzato anche in altri CD-ROM largamente diffusi (Books in print Plus, CDMARC Bibliographic, quelli del Document Supply Centre, ecc.) e si fa apprezzare per semplicità d'uso e trasparenza, particolarmente nella consultazione tramite liste (Browse); i dati di CRLIS sono fusi con quelli di LISA (ma contrassegnati come tali) e quindi ricuperabili con un'unica interrogazione. LISA è disponibile anche in linea (tramite Dialog, come file 61, e altri host), con la stessa copertura del CD-ROM e aggiornamento mensile (trimestrale per CRLIS), oppure su nastro, mentre non viene più distribuito su microfilm.


Library & information science abstracts. 1969, n. 1 (Jan.-Feb.)- . London: Library Association [dal 1991 Bowker-Saur]. ISSN 0024-2179.
Mensile (bimestrale 1969-1981), con indice annuale.

Titolo precedente:
Library science abstracts. Vol. 1, n. 1 (Jan.-Mar. 1950)-vol. 19, n. 4 (Oct.-Dec. 1968). London: The Library Association. ISSN 0459-262X.
Trimestrale, con indice annuale.

Versione su CD-ROM:
LISA Plus. London: Bowker-Saur, 1992- . 1 CD-ROM. ISSN 0966-8799.
Trimestrale, con aggiornamento cumulativo. Include anche Current research in library & information science [5.5 C], con copertura retrospettiva dal 1969 per LISA e dal 1981 per CRLIS. Pubblicato in precedenza, a partire dal 1987, dalla SilverPlatter (senza CRLIS).


Febbraio 1997


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Alberto Petrucciani
Università degli Studi di Pisa. Dipartimento di storia moderna e contemporanea. Piazza Torricelli 2a, Tel. 050/911436

Riccardo Ridi ridi@sns.it
Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Piazza Cavalieri 7, Pisa 56126, Tel. 050/509351, Fax 050/563513

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